Wednesday, November 28, 2012

5O sfumature di Renato



Ho la fortuna di passare il 50% del mio tempo a casa di un'amica che è per definizione una fuori sede  e quindi negli ultimi tre anni ho conosciuto tutte le sue coinquiline (c’è un consistente ricambio nelle case degli studenti). Ognuna di loro ha una personalità a dir poco strabiliante, sarà anche che i loro accenti non romani rendono tutto molto più interessante e divertente.

Oggi voglio parlavi di Ermenegilda (il nome d’arte l’ha scelto lei).
Ha 18 anni, è arrivata da un paio di mesi e cucina con talmente tanta cipolla da farmi piangere anche a 3 metri di distanza dai fornelli.
Parla toscano, dialetto che mi piace molto, ma i suoi gusti musicali quasi li odio. Perché non sopporto la maggior parte dei cantanti italiani, mentre lei li adora: quindi spesso mi capita di sentire dall'altra stanza i Pooh e non poter dire nulla.
Vorrei raccontarvi di un suo grande amore, la cui storia ha appassionato anche me, perchè non avevo davvero idea di quanto una persona potesse farne impazzire altre centinaia. Oggi signore e signori, parleremo di colui che oramai viene menzionato solo insieme a Severus Piton: RENATO ZERO. No, non fate quelle facce per favore, perchè anche io conosco solo "I triangolo" e lo ricollego ai cinepanettoni degli anni Ottanta. 

Eremenegilda però Mi e Vi supera alla stragrande in RenatoZerologia: scopre il cantante a 15 anni e da quel momento non lo ha più scordato.
E io le chiedo “Come? Cioè: COME è SUCCESSO?”
Tutto è cominciato guardando Domenica IN con i genitori(ah ecco!): Pippo Baudo annuncia Renato Zero e da lì al primo concerto è un attimo. 
Correva l'anno 2009, allo "09 Tour" (per la serie c’hai fantasia Renato) e poi ancora altri subito dopo. 
Non c'è niente da fare le piace "da morire".

Mi spiega subito che esistono due categorie di fan: i Sorcini e gli ZeroFolli.
Lei è una ZeroFolle e ci tiene a precisarlo perchè a suo dire i Sorcini sono “dei pazzi irrispettosi che non conoscono mezze misure” . 
Dal suo punto di vista lo ZeroFolle si distingue per uno spiccato senso di rispetto nei confronti di Renato, si tratta di quel fan che “è sempre presente ma sa quando deve fermarsi perchè sta oltrepassando il limite”.
E a quel punto le chiedo da dove venga il nome Sorcini, anche perchè inizia a ronzarmi in testa un presentatore di Radio Globo che dice sempre “Sorcini Miei” con un tono abbastanza fastidioso.
I Sorcini nascono nel 1980 a Viareggio: mentre Renato si spostava in auto, un gruppo di fan lo inseguiva in motorino e lui affacciatosi dal finestrino disse ”Me parete un branco de sorcini”. E da li tutto il resto è storia. 

-Riconosce data e luogo delle sue foto appena gliele mostro, e vi giuro che le prendo a caso-


Poi mi racconta del suo appuntamento settimanale con l’amica (non possiamo dire che giorno sennò gli brucio ogni chance di incontrarlo). 
Passano la serata sotto casa di Renato, che lui esca o meno.Lo fanno giusto per poterlo salutare.
E’ diventato ormai un modo per passare il tempo, un rito (inizio a pensare che non sia venuta a vivere a Roma per lo studio).
Nel frattempo le due hanno fatto amicizia con il portiere: persona squisita.


La cosa assurda è il livello di competizione ed invidia tra gli appassionati di Renato(oramai mi sembra di conoscerlo).
Chi lo incontra lo sbandiera ai quattro venti -o ai quattro facebook- ma non dice mai dove, anzi se gli viene chiesto risponde in malo modo perchè non ha la minima intenzione di farlo incontrare anche agli altri! Insomma vuole avere l’esclusiva. 
E. (capite bene che non posso sempre usare il nome intero) invece, quando lo incontra se lo tiene per sé: “ Facebook è una vetrina non all’altezza della notizia”.
Lo incontra spesso. Mi dice che è un caso, non so se mi fido. Ad ogni modo si limita a salutarlo e cordialmente e a chiedergli come va la vita. 
“Lui è  sempre molto carino, ma  la gente non capisce che se viene assalito è normale che diventi burbero!"  Povero Renato.



-Nel frattempo mi trovo a digitare il nome di Renato Zero su Youtube per la prima volta in vita mia -

E i concerti come sono?
“Si  dimagrisce(vengo anch'io!) perche non mangi, ti passa la fame. Sei in un continuo stato di produzione di adrenalina. E poi corri!” 
“...Dove??”
“Beh dietro alla macchina!!”
“Ah!”
“E poi devi stare appresso ai ritmi di Renato”
Lo definisce uno stress piacevole.

Concerto a CampoVolo: ha dormito inTangenziale. 
Aspettate un attimo....“ COME IN TANGENZIALE SCUSA?!?”
Mi risponde come se fosse la cosa più naturale del mondo.
“Sì, c’è una pista ciclabile adiacente alla strada. Abbiamo dormito tutti là con i sacchi a pelo” Ah tipo Woodstock! (mi ignora) “Il giorno dopo erano previste 150.000 persone”. 
E io mi chiedo dove si nascondano tutti ‘sti pazzi il resto dell’anno.
“C’erano 10 gradi e mi sono svegliata in ipotermia, ma mi sono accaparrata la terza fila.”
Mi guarda sorridente, quasi illuminata e io mi ricordo di averla sentita dire che quando si tratta dei concerti diventa una iena. Sorrido terrorizzata all'Idea di incrociarla ad un concerto.

-Ho messo Mi ameresti, ma non penso di riuscire ad andare oltre-

“Ma la sua vita sentimentale?”
La guardo con aria ammiccante sperando di avere il permesso di scrivere dettagli scabrosi.
Ma il massimo che riesco ad ottenere è che “Renato è un eterno single. Perchè, come lui spesso ammette, è fidanzato con tutti noi".
Credo di potervi solo dire che è un tipo abbastanza autoironico, ma che quando gli hanno regalato una candela di forma fallica, non ha gradito affatto. 



 La nostra ZeroFolle mi confessa che agli inizi era un po' più che una folle, anzi si definisce scalmanata, insomma una Sorcina. All'epoca, dopo una serata Renato era andato in un ristorante di Roma per cena e una "soffiata" le ha comunicato di quale ristorante si trattasse. Così con mamma(santa) e amica è andata là. La finestra era piuttosto alta:  E. ha guardato l'amica “metti le mani a gamba di pinocchio” (è la prima vola che sento questo termine in vita mia!) e si è arrampicata per poter intravedere per pochi attimi Renato che mangiava, ma poi si è vergognata. Dice che all'epoca era ancora molto giovane...

-Scopro tramite Google del periodo in cui se ne andava in giro come uno dei Kiss. Ma suo padre prima di andarsene gli chiese di adottare uno stile un po' più sobrio (e fu così che Piton lo fecero vestire di nero in tutti e 7 i film)-

Tra l'attesa fuori dai ristoranti e i concerti, E. ha avuto anche modo di conoscere i collaboratori del cantante e i membri del suo staff, persone pazienti e disponibili. Non mancano comunque piccole rivalità con gli altri ZeroFolli che oramai conosce anche solo di nome o di vista. Mi rendo conto che per lei quella è una grande famiglia in cui tutti sanno tutto di chiunque: e in effetti 

quando abbiamo visto il video di un concerto è riuscita a raccontarci qualsiasi cosa della presunta persona ripresa basandosi solo su uno zigomo che veniva inquadrato!
C’ha sempre cene, controcene, stalkeraggi e mille soffiate. E’ una vita impegnativa!


-Le squilla il telefono. "SI...Va bene. Nonna vai tranqui che quando torno sei la prima a saperlo" (la adoro)-

Dicevamo...

" Quante canzoni hai di Renato?" 
"Tutte le raccolte: più di 500. Oltre a 30 album inediti".

Ultima domanda: in quanti posti sei stata per seguirlo?

"Beh più volte in molteplici posti: Milano,Firenze, Roma, Assisi, Finalborgo...Insomma do' va Renato vado io”.




E cosi abbiamo scoperto quanto Renato Zero sia amato e venerato, sicuramente più di quanto potessi immaginare io. Ciò non toglie che abbia pur sempre ucciso Silente!



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